WooCommerce SEO: ottimizzazione di ecommerce per i motori di ricerca
Alessia Spadaccini
28 Giugno 2018
Cos’è la SEO e come migliora il sito WooCommerce.
“SEO” è un acronimo che sta per Search Engine Optimization, in italiano “ottimizzazione per i motori di ricerca (e per gli utenti che li utilizzano)“. Per tutti gli ecommerce, WooCommerce compreso, le tecniche e strategie SEO permettono di essere trovati dagli utenti sui motori di ricerca in modo organico (non a pagamento) nel momento in cui stanno cercando informazioni su determinati contenuti, prodotti o servizi.Cominciare col piede giusto: ottimizzazioni SEO di base.
Esistono delle regole di base applicabili non solo per la SEO su WooCommerce, ma su tutti gli ecommerce e i siti in generale. Ecco un elenco di azioni e best practice da compiere per un’ottimizzazione SEO di base che aiuta ad ottenere un ecommerce di successo:- Hosting Il server che ospita il proprio sito dovrebbe avere una “storia positiva”, oltre ad essere ben configurato: è bene essere informati sulla qualità dell’hosting e sulla affidabilità del provider per non avere sorprese. In più, se le potenzialità dell’ecommerce sono tante e il numero di visitatori o prodotti inizia a salire, è consigliato dotarsi di VPS.
- URL Si rende spesso necessaria la modifica degli URL dei prodotti per renderli più leggibili sia per gli utenti che per i motori di ricerca (user- e SEO-friendly). WordPress e WooCommerce offrono il grande vantaggio dei “friendly permalink”, ma anche le taxonomy per la gestione delle categorie ad esempio. Se questo non dovesse essere abbastanza, esistono dei plugin premium sviluppati ad hoc per queste funzioni.
- Mobile friendly Essere responsive per la navigazione da tutti i dispositivi è un plus ma non è l’unico: è necessario soffermarsi sull’esperienza di navigazione e sull’utente. Due fattori distintivi sono l’index mobile-first annunciato da Google già nel 2016 come vista principale per la SEO e le AMP (Accelerated Mobile Pages) che hanno lo scopo di fornire una navigazione web da mobile molto più veloce. WooCommerce non è molto aggiornato per le AMP: queste sono facili da gestire sulle pagine prodotto e categoria, ma non nella parte di carrello.
Utilizzare Yoast SEO WooCommerce.
Perché suggeriamo in particolare YOAST SEO come plugin per WooCommerce e WordPress? Non perché è il migliore in assoluto, ma per la sua usabilità e stabilità. È molto utile per i meta-tag title e description auto-generati che fornisce, per la possibilità di attribuire ai contenuti i tag noindex, nofollow e/o follow, per la disattivazione o il blocco di alcuni listing (ad esempio i tag, gli archivi con date, l’elenco autori, ecc.), per la gestione delle breadcrumb e della navigazione nel sito e, infine, per la creazione della sitemap da inviare alla Search Console di Google.Struttura del sito: organizzare bene i contenuti per la SEO.
Ci sono due modi di organizzare la struttura dal punto di vista SEO: tecnico (aiutare i bot a fare il crawl del sito) e informativo (classificando e organizzando l’inventario). È ormai necessario seguire entrambi. Ecco quindi alcune nozioni da tenere bene a mente per la SEO su WooCommerce: Architettura informativa- cercare di mantenere tutto accessibile entro i 3-4 clic indipendentemente dalla pagina di atterraggio;
- provare a collegare tra loro solo contenuti strettamente correlati e pertinenti;
- strutturare il sito in sezioni separate (silos) in modo che le pagine secondarie siano collegate solo alle rispettive pagine padre: si tratta della tecnica del siloing (o theming) e potrebbe essere una buona idea per i siti con molti prodotti di diversi dipartimenti o categorie.
- migliorare l’internal linking, eliminare contenuti duplicati, oscurare parti ridondanti del sito ai bot, e altre azioni facilmente attuabili grazie a tool come Screaming Frog;
- cercare di appiattire l’architettura del sito usando trucchi SEO specifici come sitemap HTML e indici A-Z (sempre per agevolare i bot);
- cercare di ridurre l’utilizzo dei mega menu che potrebbero aumentare notevolmente il numero di collegamenti nella pagina.
Categorie.
Le categorie sono l’elemento più importante nella struttura dell’ecommerce. Per fare un buon lavoro nell’organizzazione delle categorie, è spesso necessario dotarsi di software o sistemi che permettono la creazione di mappe concettuali, come Coggle, XMind o MindNode. Ovviamente, le categorie create dovranno tutte avere almeno un paio di prodotti associati.Filtri e navigazione a livelli.
Sarebbe meglio non inserire troppo filtri nell’ecommerce, sia per evitare che alcuni filtri portino a un solo prodotto che per non danneggiare le performance del sito. Esistono widget WordPress che permettono di gestire gli URL in ottica SEO ed evitare di creare duplicati di contenuto per esempio su due prodotti che si differenziano l’un l’altro solo per la variante del colore.Brand.
Non tutti i prodotti hanno un brand noto. Ma nel caso in cui lo fossero, perchè non elencarli prendendo come punto di riferimento la marca? Alcuni plugin, infatti, permettono di mantenere una architettura usabile e ben strutturata aggiungendo però link al brand del prodotto.Prodotti esauriti.
La maggior parte degli ecommerce manager gestiscono i prodotti esauriti (temporaneamente o definitivamente) con la rimozione della scheda prodotto o con la modifica dello stato su WooCommerce che diventa “bozza” o “privato”. Queste 3 possibili azioni portano però a errori 404 che sono da evitare! Una soluzione molto più valida sarebbe quella di lasciare il prodotto accessibile solo dal suo URL, ma nascosto dalla ricerca e dagli elenchi. A questo è possibile aggiungere un tag rel-canonical che porta ad un prodotto simile di una categoria correlata.I contenuti contano per la SEO.
Lo scopo principale del contenuto di ciascun prodotto o categoria è questo: rispondere alle domande. È possibile basarsi su tool esterni come Answer the Public che aiutano a questo scopo, ma è anche d’obbligo fare riferimento allo storico del Customer Service che può fornire ottime informazioni. Inoltre, per le domande frequenti ricorrenti, è consigliabile creare una o più pagine FAQ. I principali elementi da tenere sott’occhio per la SEO sono 5:- Titoli e Heading: in molti si affidano a headline che attirano l’attenzione, magari con la keyword di riferimento all’inizio del testo. Questo non è sempre necessario ed è bene focalizzarsi anche sul CTR e sull’indurre gli utenti a cliccare il proprio risultato nell’elenco fornito dal motore di ricerca;
- Descrizione dei prodotti: le descrizioni possono essere emozionali o informative. Per aumentare il ranking è spesso necessaria una combinazione delle due, anche inserendo elementi visuali e link correlati nella pagina prodotto per coinvolgere l’utente. Esistono servizi come IceCat che permettono di inserire contenuti testuali e multimediali ai propri prodotti in modo gratuito, facile e veloce;
- Descrizione delle categorie: queste descrizioni sono molto utili per includere keyword secondarie o correlate che non trovano spazio nelle pagine prodotto. Il luogo ottimale dove inserire la descrizione categoria è subito dopo l’elenco dei prodotti;
- Contenuti duplicati: è bene verificare la presenza di questa tipologia di contenuti sia all’interno del proprio sito (il caso più comune è sulle varianti di un prodotto) che all’esterno. Esistono molti tool come CopyScape o crawler che permettono di automatizzare questa ricerca;
- Recensioni: gli utenti fanno tesoro dell’opinione di altre persone che hanno acquistato prima di loro. Le recensioni non hanno solo questa utilità: aumentano anche il volume di contenuti nelle pagine e possono essere utilizzate per arricchire le SERP dei motori di ricerca invogliando l’utente al clic.