Guida breve al dropship!

dropshipping fornitori europei
Alessia Spadaccini
16 Luglio 2018

Il dropship è uno specifico modello di vendita che permette a un negoziante di commerciare dei prodotti di cui non è fisicamente in possesso. Scoprilo anche tu!

Cos’è il dropship?

Il Dropship (o Dropshipping) è un metodo di vendita al dettaglio in cui un negozio ecommerce non conserva i prodotti che vende in magazzino, ma – al momento della vendita – acquista ciascun articolo da una terza parte (solitamente un grossista o un produttore) e lo spedisce direttamente al cliente.

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Di conseguenza, il commerciante non vede né gestisce il prodotto.
La più grande differenza tra dropshipping e il modello di vendita al dettaglio standard è che il commerciante di vendita non effettua scorte né possiede un inventario.
Il modello di dropshipping ha una serie di vantaggi e svantaggi per l’ecommerce:

Benefici

  1. Facile da iniziare: eseguire un’attività di ecommerce è molto più semplice quando non si ha a che fare con prodotti fisici. Con dropshipping, non ci si deve preoccupare di:
  2. Poco capitale richiesto all’avvio: è possibile mandare online un ecommerce senza dover investire in inventario. Con il dropship non è necessario acquistare un prodotto a meno che non sia già stata effettuata la vendita e che sia stata pagata dal cliente.
    • Gestione di un magazzino
    • Imballaggio e spedizione degli ordini
    • Monitoraggio dell’inventario per ragioni di contabilità
    • Gestione dei resi e delle spedizioni in entrata
    • Ordinazione continua di prodotti
  3. Basso sovraccarico: poiché le spese generali sono piuttosto basse, in ogni caso molto più contenute rispetto a quelle delle imprese tradizionali.
  4. Posizione flessibile: un business che si basa sul dropshipping può essere eseguito da qualsiasi luogo con una connessione Internet. Finché è possibile comunicare facilmente con fornitori e clienti, si è in grado di gestire la propria attività.
  5. Ampia scelta di prodotti: non è necessario pre-acquistare gli oggetti rivenduti, quindi si è verosimilmente in grado di offrire un ampio catalogo prodotti ai potenziali clienti.
  6. Molto scalabile: sfruttando i fornitori di dropshipping, la maggior parte del lavoro per elaborare ulteriori ordini sarà a carico dei fornitori. Questo consente di espandersi con meno problemi di crescita, poiché il lavoro aggiuntivo per il gestore dell’ecommerce sarà solamente in relazione al servizio clienti.

Tutti questi vantaggi rendono dropshipping un modello molto attraente sia per i commercianti principianti che affermati. Purtroppo, il dropship non è tutto rose e fiori: tutte queste comodità e flessibilità hanno infatti un prezzo.

Svantaggi

  1. Margini bassi: i margini bassi rappresentano il principale svantaggio di operare in una nicchia di dropshipping altamente competitiva. Siccome è facile iniziare e le spese generali sono minime, molti commercianti creano negozi e vendono oggetti a prezzi stracciati nel tentativo di aumentare le entrate. È possibile mitigare questo problema selezionando una nicchia che sia adatta per il dropshipping o facendo branding, ma vengono richieste analisi e lavoro.
  2. Problemi di inventario: se si immagazzinano i propri articoli, è relativamente semplice tenere traccia degli articoli esauriti o non disponibili. Quando invece ci si rifornisce da più magazzini che soddisfano anche gli ordini per altri commercianti, le modifiche di inventario dovrebbero essere in real-time, ma spesso non è così.
  3. Complessità di spedizione: se si lavora con più fornitori, i prodotti sul proprio sito web verranno acquistati da diversi trasportatori per il dropship e questo complica il calcolo delle spese di spedizione.
  4. Errori del fornitore: anche i migliori fornitori di dropshipping commettono errori per i quali il venditore si deve assumere la responsabilità che può portare sia a lavoro nel supporto al cliente che al danneggiamento della reputazione dell’azienda.

La filiera e il processo di vendita in dropship

La filiera (supply chain in inglese) è il percorso che un prodotto impiega per passare dal concepimento alla produzione e infine nelle mani del cliente. I tre attori principali che costituiscono la catena di fornitura di dropshipping sono: produttori, grossisti e dettaglianti.
Dropshipping è un servizio, non un ruolo. “Dropshipper” non è uno degli attori elencati nella catena di approvvigionamento perché uno dei tre – produttore, grossista o rivenditore – può svolgere questo ruolo (spedendo i prodotti per conto dell’ecommerce).
Per ottenere i prezzi migliori, è bene assicurarsi di lavorare direttamente con un grossista o produttore legittimo.
I dropshipper sono invisibili nonostante il loro ruolo fondamentale nel processo di ordinazione e realizzazione: il cliente finale non ne conosce l’esistenza. Il grossista in dropship deve immagazzinare e spedire i prodotti, mentre il marketing, lo sviluppo e mantenimento del sito, il servizio clienti, ecc. sono di responsabilità del commerciante.

dropship model © oberlo

Trovare (e lavorare con) i fornitori

Prima di cercare i fornitori, è fondamentale sapere come distinguere tra fornitori all’ingrosso legittimi e negozi al dettaglio che si presentano come fornitori all’ingrosso. Un vero grossista compra direttamente dal produttore e di solito è in grado di offrire prezzi significativamente più vantaggiosi.
Per cercare fornitori all’ingrosso per il dropshipping i metodi che seguono sono tutti validi e sono elencati in ordine di efficacia e preferenza, a partire dal migliore:

  • Contattare il produttore.
    Se si conoscono già i prodotti da vendere, è consigliato chiamare il/i produttore/i e richiedere un elenco dei suoi distributori all’ingrosso. È poi possibile contattare questi grossisti per vedere se sono dropship e informarsi sulla creazione di una collaborazione. Poiché la maggior parte dei grossisti trasporta prodotti da molteplici produttori, questa strategia consente di trovare rapidamente una selezione di prodotti all’interno della propria nicchia. Dopo aver effettuato un paio di chiamate ai principali produttori di una nicchia si è già in grado di identificare i principali grossisti in quel mercato.
  • Cercare utilizzando Google.
    Usare Google per trovare fornitori di alta qualità può sembrare ovvio, ma ci sono alcune regole da tenere a mente:
    • È necessario cercare in modo approfondito: i grossisti sono pessimi nel marketing e nella promozione, quindi spesso non sono in cima ai risultati di ricerca e probabilmente si dovranno visitare molteplici risultati di ricerca per trovare il sito web del grossista giusto per il proprio ecommerce.
    • Non si giudica dal sito web: i grossisti sono anche noti per avere siti web in stile anni ’90, mal progettati e poco monitorati. Il design scarno non deve spaventare.
    • Usa molte parole nella ricerca: i grossisti non stanno facendo SEO, quindi si potrebbe aver bisogno di sperimentare con varie query di ricerca. Non fermarti solo al “grossista [nome prodotto]”, ma prova a utilizzare anche parole come “distributore”, “rivenditore”, “bulk”, “magazzino” e “fornitore”.
  • Ordinare dai competitor.
    Se si ha difficoltà a localizzare un fornitore, è sempre bene utilizzare il trucco dell’ordine dalla concorrenza: al ricevimento del pacco, cerca su Google l’indirizzo del reso per scoprire chi è il mittente originale. Se il mercato è molto piccolo potrebbe essere una buona tecnica, ma non si deve fare troppo affidamento su di essa.
  • Partecipare alle fiere.
    Le fiera consente di connettersi con tutti i principali produttori e grossisti in una nicchia. È un ottimo modo per creare contatti e ricercare i propri prodotti e fornitori in un unico punto. Funziona solo se la nicchia e/o prodotto è già stata selezionata… e non è fattibile per tutti purtroppo.
  • Consultare le Directory.
    Una directory (elenco di fornitori) è un database di fornitori organizzati per mercato, nicchia o prodotto. Molte directory impiegano una sorta di processo di screening per garantire che i fornitori elencati siano veri e propri grossisti. La maggior parte sono gestite da aziende for-profit che richiedono una tariffa per l’accesso. Alcune opzioni (americane) valide sono: Worldwide Brands, SaleHoo, Doba e Wholesale Central.

Come trovare buoni fornitori, allora? Beh, i grandi fornitori tendono ad avere molti dei seguenti 6 attributi:

  • Hanno uno staff di esperti e focus sul settore;
  • Dispongono di rappresentanti di supporto dedicati;
  • Fanno forti investimenti in tecnologia;
  • Possono accettare ordini via email;
  • Sono situati in posizione centrale (se vuoi condurre un business in Italia, è bene abbiano sede in Europa);
  • Dimostrano di essere organizzati ed efficienti;

Sebbene non possa sempre fornire un’immagine completa, l’invio di alcuni piccoli ordini di prova dà spesso un’idea di come lavora un fornitore: come gestisce il processo dell’ordine, quanto velocemente spedisce, quanto rapidamente invia informazioni su monitoraggio e fattura e qual è la qualità del pacco.
Anche le opzioni dei fornitori sul pagamento sono importanti. La grande maggioranza dei fornitori accettano pagamenti in due modi: carta di credito oppure termini netti sulla fattura.

Selezionare i prodotti da vendere in dropshipping

Il più grande ostacolo che la maggior parte dei nuovi imprenditori dropshipping deve affrontare è scegliere una nicchia e prodotti su cui concentrarsi. L’errore più comune in questa fase è scegliere un prodotto basato sull’interesse personale o sulla passione.
È bene invece eseguire una delle seguenti operazioni:

  • Produrre il proprio prodotto;
  • Avere accesso a prezzi o distribuzione esclusivi;
  • Vendere al prezzo più basso;
  • Aggiungere valore in termini di non-prezzo (consulenza e informazioni);
  • Dare maggiore valore all’ecommerce;
  • Fornire immagini del prodotto di alta qualità.

È anche possibile aggiungere valore a nicchie complesse in vari modi, tra cui: realizzare esaustive guide per gli acquirenti, investire in descrizioni ed elenchi di prodotti dettagliati, creare guide di installazione, registrare video approfonditi che mostrano come funziona il prodotto e – infine – scegliere componenti compatibili tra loro.
I clienti migliori sono gli hobbisti, i clienti commerciali – ossia le aziende – e i repeaters (che ritornano frequentemente all’acquisto). I prodotti migliori, invece, sono quelli con caratteristiche come avere molti accessori per fare up-sell e cross-sell, non richiedere ricambio frequente per ovvi motivi di gestione, essere difficili da trovare nei negozi fisici e avere dimensioni ridotte per diminuire i costi di spedizione.
Nel nostro articolo “cosa vendere online? Dati e suggerimenti per il tuo ecommerce in Italia” diamo un po’ di consigli utili basati su statistiche nazionali.
Infine, è d’obbligo valutare e misurare la domanda per un prodotto o un mercato grazie a molteplici tool, come ad esempio Google Keyword Planner e Google Trends; capire la competitività del mercato, il numero di domini ecommerce attivi e la rispettiva autorevolezza.

Valutare i canali di vendita

Una volta selezionati i fornitori e dopo aver aperto la propria attività, è ora di iniziare a vendere decidendo innanzitutto come mostrare i prodotti di fronte a potenziali clienti.
Sono disponibili diverse opzioni: il proprio sito ecommerce non è l’unico canale di vendita, esistono anche altre possibilità di gestione di un negozio online: Amazon ed eBay sono i marketplace più conosciuti, ma non sono gli unici.
È bene informarsi sui vari canali, spesso portano a ottimi risultati!

Allora, cosa ne pensi di questa Guida breve al dropship? Il modello fa per te e vuoi sperimentarlo su un tuo ecommerce? Inizia a pensare come fare!